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“L'ora del federalismo immobiliare”.

15/08/2013
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Il Sole 24 ore, nella sua versione telematica, ha condotto un’inchiesta sul federalismo immobiliare. Sulla base di questa ricerca, risulta che:“il federalismo demaniale ha un valore intangibile che va ben oltre i 10 mila beni potenzialmente trasferibili dall'amministrazione centrale agli enti locali e territoriali: questa operazione vale veramente se riesce a divulgare, in maniera capillare sul territorio italiano, la cultura finanziaria della corretta gestione degli immobili. Il patrimonio immobiliare pubblico è stimato in 376,7 miliardi di cui 320 ripartiti tra enti territoriali e previdenziali, ministeri della Difesa, delle Infrastrutture e delle Politiche agricole e i rimanenti 56,7 gestiti dall'Agenzia del Demanio: nella sostanza, l'80% degli immobili pubblici è di proprietà degli enti locali e territoriali. È inevitabile che per gestire al meglio questo patrimonio, evitando gli sprechi con le razionalizzazioni e controbilanciandone le spese con valorizzazioni o dismissioni, vanno mobilizzati e sensibilizzati i Comuni, le Province e le Regioni. La parola chiave è dunque il federalismo immobiliare, che però non va frainteso con un potenziamento del ruolo pubblico. Lo Stato è un cattivo gestore immobiliare, ruolo che tra l'altro non gli compete, ed è bene che si faccia aiutare, assistere e finanziare dagli esperti privati del mercato immobiliare […]”. 

 

 A cura di : Dipartimento delle Finanze